Le nostre attività di carità 

La carità è un dono! Non è un semplice gesto per tranquillizzare il cuore, è un dono! Io quando faccio la carità dono me stesso!
Se non sono capace di donarmi quella non è carità

Papa Francesco - ( in occasione dell'Udienza ai Membri della Confederazione Cooperative Italiane, 28/02/2015)

Immagine tratta dalla Terza edizione del Messale in lingua italiana - CEI 2020

La carità è, per i cristiani, una virtù teologale. E’ la virtù per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi, proprio a motivo e in risposta-testimonianza dell’amore ricevuto da Dio. Gesù fa della carità il comandamento nuovo: amando i suoi “sino alla fine”, manifesta l'amore che ha ricevuto dal Padre. Amandosi gli uni gli altri, i cristiani imitano l'amore di Gesù, che essi ricevono a loro volta. L’apostolo Paolo lo sottolinea con forza: “se non avessi la carità, non sono nulla”. Tutto ciò che è privilegio, servizio, perfino virtù... senza la carità, “non giova a nulla”, insegna l’apostolo. La carità è la prima e la maggiore di tutte le virtù ed esercitarla garantisce e purifica la nostra capacità umana di amare; la eleva alla perfezione soprannaturale dell'amore divino. Vivere essendo "capaci di carità", che non è unicamente un’elemosina o una buona azione, significa avere “un modo di stare al mondo” che motiva ogni nostro agire in ogni ambito di vita e dona la libertà spirituale dei figli di Dio. Il cristiano non sta davanti a Dio come uno schiavo, nel timore servile, né come il mercenario in cerca del salario, ma come un figlio che corrisponde all'amore di Colui che “ci ha amati per primo”. La carità ha come frutti la gioia, la pace e la misericordia; esige la generosità e la correzione fraterna; è benevolenza; suscita la reciprocità, si dimostra sempre disinteressata e benefica; è amicizia e comunione. Come insegna S. Agostino: “Il compimento di tutte le nostre opere è l'amore. Qui è il nostro fine; per questo noi corriamo, verso questa meta corriamo; quando saremo giunti, vi troveremo riposo”.

Centro di Ascolto (CDA)

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Se vuoi aiutare lo puoi fare in due modi entrambi importanti:

Aiutarci con il tuo tempo perché abbiamo sempre bisogno di persone disponibili che dedichino un po' di tempo settimanale per svolgere i vari servizi.

E' importante inserirsi nella realtà di servizio nel rispetto del luogo che lo accoglie e nella disponibilità di volere mettersi "in gioco". Non occorrono particolari attitudini se non il desiderio di mettersi al servizio di ogni persona, volontari e assistiti, nel rispetto dovuto alle persone e al luogo.

Se sei interessato puoi contattare i sacerdoti la domenica in sagrestia, dopo la messa delle ore 10:30 in Sacra famiglia; oppure scrivere al settore Caritas dell'UP MeRa.

Aiutarci con un'offerta in quanto i nostri servizi, le spese vive delle utenze e del materiale è interamente sostenuto dalla cassa parrocchiale alla quale viene in aiuto un fondo dell'Arcidiocesi di Bologna. Nella vita tutto a un costo e le nostre attività potremmo portarle avanti solo fino a quando ci sarà possibile economicamente. Se vuoi aiutarci concretamente lo potrai fare dando una busta in sagrestia, oppure attraverso un bonifico. Le offerte serviranno per la vita della Comunità e conseguentemente anche alle nostre attività caritative.